AUTOMOBILE CLUB D'ITALIA

 

DIREZIONE CENTRALE SERVIZI DELEGATI (DSD) - Prot. N. 4478/P - Roma, 1° Luglio 2003

OGGETTO: Veicoli di particolare interesse storico e collezionistico ex Art. 63, comma 2, legge n. 342/2000 costruiti da almeno venti anni (tra il 1973 ed il 1983).

 

Nell'incontro tecnico UPI - ACI tenutosi il 27.5 u.s. si è dibattuto per individuare i veicoli di particolare interesse storico e collezionistico ex. Art. 63, comma 2, legge n. 342/2000. Atteso che l'ASI non ha ritenuto di poter fornire gli elenchi di modelli di veicoli dai quali evincere tali caratteristiche, si è proceduto ad analizzare la delibera ASI del 10.1.2003, nella quale viene ribadita l'esigenza di certificazione ASI per il singolo veicolo e, in alternativa, per coloro che non intendano iscriversi all'ASI, viene ipotizzata una autodichiarazione del cittadino (non tesserato ASI) in cui attestare il possesso dei requisiti previsti all'art. 63 della legge n. 342/00. Ciò premesso considerato che i rappresentanti dell'UPI presenti al lavoro tecnico si sono espressi a favore dell'iscrizione all'ASI e per la non accettazione delle autodichiarazioni (a causa della possibilità che l'utente certifichi le caratteristiche dell'auto senza avere a supporto un'idonea documentazione e delle difficoltà operative che le Province incontrerebbero nel controllo del possesso dei presupposti in capo ai richiedenti), gli Uffici Provinciali ACI continueranno ad applicare la riduzione dell'imposta provinciale di trascrizione solo qualora l'utente sia in possesso di specifico attestato ASI per il veicolo interessato. Ovviamente gli Uffici Provinciali ACI che dovessero ricevere disposizioni di tipo diverso dalle singole Province sono tenuti a dare applicazione a quanto disposto, in quanto compatibile con la normativa vigente, previa consultazione con questa Direzione Centrale per concordare le modalità applicative. A favore delle Province che si dovessero pronunciare per l'autodichiarazione si potrà adottare, salvo diverso motivato avviso delle Province, il modello allegato: poiché il controllo sulla veridicità delle autodichiarazioni esula dalle attribuzioni e dalle possibilità d'intervento dell'ACI, esse dovranno essere inviate agli Uffici dell'Amministrazione Provinciale competente ai fini del controllo, stante il fatto che tali Uffici potranno eventualmente addebitare le spese all'utente che ha rilasciato una dichiarazione non veritiera (ex Art. 46,47 e seguenti del D.P.R. 445700). Per completezza d'informazione, si ricorda che le Province di Roma, Macerata e Trento hanno già espresso i propri intendimenti al riguardo.